Vitamina k a cosa serve?

Conosciuta con il nome di naftochinone, la vitamina K è vitamina liposolubile in grado di essere accumulate nel fegato e pertanto non deve essere assunta necessariamente di continuo attraverso l'alimentazione. E' lo stesso fegato che è in grado di rilasciarla a piccoli dosi, quando il suo utilizzo diventa indispensabile per il nostro organismo.

La struttura chimica della vitamina K:

Per poter comprendere a cosa serve la vitamina K è necessario conoscere la sua struttura chimica. La struttura chimica della vitamina K, è generalmente utilizzata per indicare è il 2-metil-1,4 naftochinone o menadione e tutti i derivati, con una catena laterale isoprenoide insatura che parte dal C-3 del naftochinone nome del composto della vitamina K.

Cosi come per altre vitamine, anche la vitamina K si divide in diverse forme e precisamente in 3 forme diverse. In particolare la vitamina K comprende fillochinone o vitamina K1. La vitamina K1 è una vitamina di origine vegetale; il menachione-n più conosciuto come vitamina K2 è una vitamina di origine batterica, ed infine la vitamina K3 costituita da 1-metil-1,4 naftochinone una vitamina forma sintetica idrosolubile.

L’assorbimento della vitamina K avviene nel medesimo modo di altri lipidi. Indipendentemente dalla sua struttura, necessita della formazione di micelle in presenza di bile e succo pancreatico. L’assimilazione avviene attraverso una dieta bilanciata. Tra le diete, che garantiscono il maggior quantitativo di vitamina K, va ricorda la dieta Mediterranea. Di fatti nella mediterranea sono contenuti una miscela di menachiononi e fillochinoni, che vengono assorbiti, con una efficienza che si aggira tra il 40 e 80%.

Il fillocchione viene assorbito nella parte dell’intestino tenue, mentre il menachinone e il meanadione sono assorbiti in modo passivo. La sua diffusione è ancora oggetto di studio, anche se dovrebbe avvenire nel colon, un dato che confermerebbe la possibilità di utilizzare il menachinone prodotto dalla flora batterica intestinale.

A cosa serve la vitamina K?

La vitamina K svolge un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue e partecipa attivamente a favore del sistema osseo, in quanto è in grado di attivare la proteina osteocalcina. Le funzioni della vitamina K, svolgono un ruolo fondamentale anche sul sistema cardiocircolatorio, in quanto la vitamina K è in grado di attivare un'altra proteina la matrix Gla, che si trova nel sistema vascolare. La proteina matrix Gla, inibisce la calcificazione nelle arterie e per questo motivo che la vitamina K viene ritenuta cosi importante. Diversi studi dimostrano come una costante assunzione di vitamina K, sia in grado di provocare una regressione seppur parziale delle calcificazioni.

Quali alimenti contengono la vitamina K?

Il fabbisogno giornaliero di vitamina K, è di 1mg al giorno per chilogrammo corporeo, una quantità che può essere raggiunta semplicemente attraverso una normale dieta. Per evitare una eventuale carenza di vitamina K, è bene conoscere gli alimenti che contengono un maggior quantitativo di vitamina K ( o naftochinone ). Sono principalmente quelli di origine vegetale. Elevate quantità di vitamina K sono contenute negli spinaci, nei broccoli e in tutti gli alimenti a foglia verde, ma anche i legumi, i cereali, la carne, il latte ed i suoi derivati contengono un eccellente quantitativo di vitamina K.

E' bene tuttavia precisare che la vitamina K viene suddivisa in 3 gruppi a a seconda delle diverse origini da cui proviene.

La vitamina K1, è una vitamina di origine vegetale, e partecipa attivamente ai processi di coagulazione del sangue.

La vitamina K2, è una vitamina di origine batterica, favorisce l'assorbimento della microflora intestinale e svolge un ruolo fondamentale nel benessere delle ossa.

La vitamina K3, è una vitamina di origine sintetica. Il suo utilizzo avviene principalmente nella preparazione dei farmaci a cui è affidato il ruolo di coagulazione del sangue.

Carenza di vitamina K?

Quando si sospetta una eventuale carenza di vitamina K, è possibile rivolgersi al proprio medico curante, ed effettuare le relative analisi per rilevare l'eventuale insufficienza. I sintomi che normalmente manifestano una eventuale povertà di vitamina K sono: nausee, affaticamento e fragilità delle ossa. Tuttavia una carenza di vitamina K può essere responsabile del processo anti-coagulativo del sangue, provocando delle gravi emorragie interne. Fortunatamente un'insufficienza di vitamina K solo in rari casi provoca gravi danni, ed normalmente a seguito di patologie che impediscono il regolare assorbimento intestinale, o per prolungate cure a base di antibitoci.

Sovradosaggio di vitamina K:

Seppur è ritenuta un ipotesi alquanto rara, un sovradosaggio di vitamina K può riscontrarsi sia negli adulti che nei neonati. Essa avviene a causa di elevate dosi di integratori, che quindi viene a definirsi tossica. Un elevata assunzione di integratori di vitamina K può provocare sintomi come anemia, vomito, trombosi e collasso dei globuli rossi, oltre ad aumentare l'eccesso di sudorazioni, vampate di calore e sensi di oppressione.