La cioccolata in allattamento può essere mangiata?

La dieta rappresenta un fattore determinante tanto in gravidanza quanto durante la fase di allattamento, tanto che per la neo mamma, l’alimentazione deve corrispondere a dei requisiti che possono essere suggeriti dal medico curante o in alternativa dal nutrizionista, specialmente durante i primi mesi di vita del bambino.

In linea generale la dieta deve essere sana ed equilibrata, a base di alimenti semplici e genuini e molto nutrienti. Gli alimenti devono essere facili da digerire e non devono in alcun modo contaminare il latte. Sia durante la gravidanza che durante l’allattamento, la mamma deve considerare che nulla o quasi gli è proibito, ma che deve prestare attenzione ai cibi che assume, come possono essere le bevande alcoliche, e le bevande che contengono teina o caffeina.

Tra gli alimenti più chiacchierati e discussi, in merito all’alimentazione seguita durante l’allattamento, il cioccolato rappresenta uno dei cibi più desiderati e discussi che una donna in fase di secrezione lattea possa volere. Erroneamente la cioccolata è associata come un alimento estremamente negativo, durante la gravidanza e specialmente durante il periodo di allattamento, considerandola un unica tipologia e non dividendola per i diversi tipi che si trovano in commercio.

In linea generale quando si predilige inserire del cioccolato fondente nella propria dieta, questo non può far altro che regalare numerosi benefici al proprio organismo, come ad esempio favorisce la riduzione del colesterolo cattivo, inoltre il cioccolato fondente è ricco di flavonoidi ed antiossidanti che favoriscono il benessere di tutto organismo.

Perché il cioccolato è considerato un alimento dannoso durante l'allattamento?

Normalmente quando si considera il cioccolato un alimento dannoso durante la fase di allattamento si indicano principalmente tutte quelle varianti diverse dalla cioccolata fondente ed extra-fondente, ad eccezione della cioccolata bianca. Il consumo di grosse quantità di cioccolata, aumentano sensibilmente l’apporto di zuccheri, ma il reale motivo per cui la cioccolata viene definita pericolosa è l’elevato contenuto di caffeina, che potrebbe provocare irritabilità nel bambino, provocando evidenti problemi di insonnia.

Attraverso le linee guida, il Ministero della Salute, non fa alcun riferimento alla quantità di caffeina che si può assumere durante l'allattamento, ma raccomanda di non superare i 300 milligrammi giornalieri di caffeina durante la gravidanza. Ciò rende evidente quanto sia importante evitare di assumere attraverso l’alimentazione sostanze dannose che potrebbero essere causa di problematiche per il bambino.

Il consumo della cioccolata fondente durante l'allattamento oltre a contenere caffeina rilascia anche acido ossalico, un composto organico che può favorire una blanda azione diuretica, cardiotonica e vasodilatatoria, soprattutto a livello coronarico. E’ bene sottolineare però che le quantità da assumere di acido risultano difficilmente assimilabili e andrebbero a colpire principalmente la mamma. Quando si desidera ridurre i livelli di caffeina si optare per piccolissime quantità di cioccolato bianco, che presenta meno quantità di caffeina, ma più zuccheri aggiunti al suo interno. In sostanza durante questo meraviglioso periodo, la regola è semplice: “mangiare in modo variegato ed in piccole porzioni.” Ciò significa che durante la gravidanza è possibile consumare 30 mg di cioccolata fondente di tanto in tanto.

Note sull'autore: Anywaybio

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