Alimenti senza fibre quali inserire nella propria dieta?

Contenute principalmente nella frutta, ma anche nella verdura e nei legumi, le fibre sono dei residui di cellule non digeribili che per alcune persone possono provocare diversi disturbi. Quando ciò accade è opportuno seguire una dieta alimentare appropriata, limitandone l’apporto giornaliero. Ciò comporta seguire una dieta che garantisca l’assunzione di alimenti che contengono poche fibre, tutto ciò con lo scopo di rallentare i movimenti peristaltici.

Normalmente le persone che seguono una dieta senza fibre, sono soggette a difficoltà di digestione, e spesso è associata a problemi intestinali. Inoltre è importante evitare il consumo di alimenti che contengono alte percentuale di fibre alimentari, in tutti coloro che soffrono di intestino irritabile, morbo di Crohn e diverticolite.

Quando non si tratta di disturbi cosi gravi, è sufficiente seguire un'alimentazione controlla, che può essere prescritta da un nutrizionista o da un medico dietologo. Quando i disturbi non sono eccessivamente gravi, la dieta prevede un menù, con poche fibre per periodi di tempo limitati, evitando cosi di mangiare alimenti iperfibrosi, in modo da garantire al proprio intestino di recuperare. Successivamente la reintroduzione di alimenti ricchi di fibre viene effettuata a scalare. Quando invece la situazione è particolarmente grave è necessario intraprendere una dieta senza scorie. Ridurre il consumo di cibi ricchi di fibre non è particolarmente semplice, dato che la nostra alimentazione si basa principalmente sulla dieta mediterranea. Per poter comprendere a colpo d’occhio quali siano gli alimenti da evitare è possibile redigere un breve elenco:

  • fritture, causa di irritazione dell’intestino;
  • legumi, a causa dell’impossibilità di rimuoverne la buccia;
  • cereali integrali;
  • verdure filamentose e frutta con buccia;
  • noci, semi e frutta secca;
  • parti nervose della carne

Quando si segue una dieta specifica, caratterizzata dall’assunzione di poche fibre alimentari, il nostro organismo, avrà bisogno di un maggiore quantitativo di proteine, liquidi, sali minerali e vitamine. La quantità di questi macro e micro nutrienti verrà stabilità dal nutrizionista o dal medico dietologo, a seconda dello stato di salute, stabilendo la quantità giornaliera di fibre da consumare, indicando al paziente anche da quali alimenti devono provenire.

Quali sono gli alimenti che possono essere inseriti in una dieta a basso contento di fibre?

Normalmente gli alimenti che sono inseriti in una dieta povera di fibre prevede, il consumo di latte e yougurt. I formaggi non possono essere consumati in tutte le varietà. Sono consentiti quelli morbidi, le creme e i budini. Per i formaggi stagionati, sarà cura del nutrizionista stabilire quali e in quali quantità possono essere consumati a tavola. E' importante tuttavia sottolineare che è assolutamente vietato utilizzare tutti quei formaggi che contengo frutta al loro interno e/o verdure.

A tavola è consentito utilizzare il pane bianco preferibilmente di farina 00 o al massimo realizzato con la farina 0. Altri alimenti che possono essere utilizzati a tavola è possibile preparare delle deliziose colazioni a base di riso soffiato, fiocchi di mais o cornk flack.

Quali sono le verdure che garantiscono un minor apporto di fibre?

Alla base della dieta mediterranea e delle sue rivisitazioni, non tutte le verdure possono essere consumate in una dieta a basso contenuto di fibre. Fortunatamente esistono alcune tipologie di verdure che garantiscono un quantitativo di fibre davvero minimo. Tra le verdure che contengono un quantitativo ridotto di fibre alimentari vanno citati, i cetrioli e le zucchine. In entrambi i casi va prediletta una cottura semplice, come può essere quella a vapore o attraverso una più semplice bollitura. Sono invece verdure da evitare in quanto ricche di fibre, gli asparagi, le melanzane e le carote mentre le insalate verdi, possono essere consumate saltuariamente durante il mese.

La frutta è notoriamente apprezzate per l’elevato contenuto di fibre vegetali, eppure alcuni frutti possono essere inseriti in un piano alimentare che prevede un basso apporto di fibre. La frutta che può essere tranquillamente inserita in una dieta specifica sono la mela (accuratamente pelata), le albicocche, le banane, l'anguria e il melone giallo. Al fine di non caricare eccessivamente l’intestino nello smaltimento delle scorie, è preferibile consumare la frutta matura evitando la frutta frutta acerba che contiene un maggior quantitativo di fibre.

Il consumo di dolci è assolutamente vietato, per non gravare sui processi digestivi. Di fatti in una dieta-antifibre è importantissimo ridurre al massimo i livelli di zuccheri presenti nel sangue.

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