I benefici del nuoto sulla salute

Che il nuoto sia uno sport completo, lo sentiamo ripetere da sempre. Lo dice la cultura popolare, lo testimoniano tutti i genitori che spingono i propri figli a frequentare dei corsi natatori, ma lo afferma anche e soprattutto la medicina che ha evidenziato, in numerosi studi specifici, i benefici prodotti da un allenamento costante in acqua. Il nuoto è uno sport adatto a tutti (o quasi); può essere praticato fin dai primi anni di vita e si può continuare a notare anche durante la terza età. Una pratica costante e frequente nel tempo, dunque, è una sorta di investimento per il proprio futuro. Impegnare il tempo in allenamento in acqua è un beneficio che coinvolge tutto l'organismo, non risparmia la mente e, soprattutto dura nel tempo. Cerchiamo allora di scoprire qualche in più sulle straordinarie virtù terapeutiche insite nella pratica natatoria e cominciamo con lo scoprire nel dettaglio tutti i benefici che è in grado di elargire.

I benefici del nuoto:

Da un punto di vista medico un allenamento costante in piscina (o al mare) genera una lunga lista di conseguenze positive per il nostro organismo:

Migliora l'apparato cardiovascolare:

Il nuoto, come altre attività di tipo aerobico, rinforza il muscolo cardiaco e contribuisce a ridurre ( o tenere sotto controllo) i fattori di rischio cardiovascolari. Tale pratica sportiva, infatti, sembra essere in grado di mantenere i livelli di colesterolo entro limiti accettabili, riduce i valori di pressione arteriosa e stabilizza la percentuali di zuccheri nel sangue.

Migliora la capacità polmonare:

Poiché il nuoto necessita un controllo costante della respirazione, con la pratica costante la capacità polmonare viene aumentata. Alcuni studi piuttosto recenti, inoltre, hanno evidenziato un'azione beneficia anche nei soggetti che soffrono di asma.

Rinforza l'apparato muscolo scheletrico

Un allenamento in acqua dona elasticità a tendini e legamenti, allunga i muscoli, rinforza il rachide e, soprattutto, non sovraccarica le articolazioni. Poiché il peso corporeo in acqua non è significativo (l'acqua già da sola aiuta a galleggiare), è possibile allenarsi senza gravare sulle articolazioni mobili come il ginocchio. Per questa ragione è assai indicato anche nei percorsi di riabilitazione post infortunio.

Allena tutto il corpo:

Senza aver bisogno di sollevare un peso, il nuoto coinvolge tutti le parti del corpo. Alternando gli stili, inoltre, l'allenamento sarà ancora più eterogeneo e sarà possibile scolpire braccia, spalle, torace e gambe durante lo stesso allenamento.

Un alleato per il cross training:

Alternare programmi di allenamento relative a pratiche sportive apparentemente in contrasto consente di massimizzare l'allenamento stesso. Alcuni studi sportivi, ad esempio, hanno evidenziato che i podisti che aggiungono delle sedute in piscina al proprio percorso abituale hanno risultati migliori rispetto a chi non lo fa.

Aiuta a controllare il peso corporeo:

Tra i benefici della piscina vi è anche un sostanziale aiuto nella perenna lotta contro la bilancia. Il consumo calorico di una sessione di nuoto è notevole ed permette anche un'accelerazione del metabolismo che prosegue anche a riposo. Non bisogna sottovalutare, inoltre, che il nuoto aiuta a tonificare il corpo e a scolpire i muscoli.

Libera la mente:

Nuotare mette di buon umore. Al termine di un allenamento vi è un incremento nel rilascio delle endorfine che sono essenziali per combattere lo stress e l'ansia. Sembra, inoltre, che tra i benefici del nuoto vi sia anche una regolarizzazione del ritmo sonno veglia con ripercussioni benefiche sul tono generale.
Il nuoto è sfidante; raggiungere risultati sempre migliori aumenta la propria autostima e predispone positivamente ai rapporti sociali.

Il nuoto è divertente:

E' bene sfatare un luogo comune. Nuotare non è noioso. I programmi di allenamento consentono di variare molto sul tema alternando gli stili ed utilizzando accessori (tavolette e galleggianti ad esempio) sempre diversi. Senza dimenticare che la lotta contro il cronometro è una lotta contro noi stessi e, per questo motivo, avvincente.

Nuoto e muscoli:

Per poter galleggiare efficacemente e migliorare la tecnica natatoria con un conseguente progresso anche a livello di performance è necessario un elevatissimo grado di coordinazione fra il tronco e le gambe. L'allenamento costante si trasforma in un lavoro incessante su tutto l'apparato muscolo scheletrico.

Il fisico di un nuotatore è altamente riconoscibile:

Chi si allena in acqua, in genere, ha un corpo snello, ma molto tonico. Le spalle sono larghe, i dorsali in rilievo e gli addominali scolpiti. Tra i muscoli degli arti inferiori, i veri protagonisti sono i quadricipiti ed i glutei. Il corpo è sinuoso, la postura perfetta e conferisce, immediatamente, un'immagine di flessibilità e forza allo stesso tempo. Naturalmente i quattro stili allenano muscoli differenti. Un ranista avrà tricipiti più sviluppati mentre il delfino è più allenante per i bicipiti, un dorsista presenterà dorsali in rilievo mentre uno stile liberista farà dei pettorali un vanto speciale. Il fisico delle nuotatrici non differisce da quello del genere maschile anche se spalle sono solitamente meno pronunciate e la tipica "forma a V" meno evidente. E' evidente, ovviamente, che la definizione del fisico necessita di un lungo percorso di allenamento alle spalle e di una grande costanza nel tempo. Per chi rimane invece un nuotatore occasionale non mancheranno benefici in termini di tonicità, snellezza e, soprattutto, nel genere femminile una riduzione della cellulite.

Nuotare in piscina o al mare?

Nuotare in acque libere presenta alcune peculiarità specifiche. Si tratta innanzi tutto di un'esperienza del tutto diversa per visibilità, capacità di galleggiamento e mancanza di punti di riferimento. Alcuni esperti sono concordi nel ritenere il nuoto al mare più allenante rispetto a quello al chiuso; la forza delle onde, infatti, costringe l'organismo ad uno sforzo maggiore e quindi ad un miglioramento più rapido e consistente delle proprie capacità fisiche. Altri studiosi, invece, evidenziano come nuotare al mare abbia un effetto calmante maggiore rispetto alla pratica al chiuso. Le distese d'acqua, il blu del mare ed il silenzio ovattato darebbero una maggiore positività e sarebbero in grado di ringiovanire la mente. Quel che è certo, infine, è che nuotare al mare sia ottimale rispetto alla piscina nella lotta alla buccia d'arancia. Il sale ed il rollio delle onde sarebbero due alleati insostituibili.

Note sull'autore: Anywaybio

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