Succhi di frutta: ecco cosa devi sapere!

Amati dai grandi ma sopratutto dai bambini i succhi di frutta piacciono perché sono dolci, e freschi, e sono tra le bevande più consumate durante l’estate, in quanto semplici graditi al palato e semplici da trasportare. I succhi hanno la caratteristica di essere delle bevande analcoliche, non gassate,  Queste bevande analcoliche hanno la caratteristica di essere non gassate e generalmente confezionate in bottiglie e brik prodotti dal industria alimentare. Nel immaginario collettivo queste bevande sono scelte come snack salutari, o per apportare energia immediata prima del attività fisica, e sono erroneamente utilizzati come sostituti della frutta. Ma da qualche anno, nutrizionisti, dietologi e pediatri, frenano gli entusiasmi, i succhi possono incidere pericolosamente sullo stato di salute ed un eccessivo utilizzo può aumentare il rischio di obesità.

Succhi di frutta nella dieta

Speso per esigenze di tempo si preferisce acquistare i succhi industriali o di coltivazione biologica, ma solo raramente quest'ultimi sono realizzati in casa. Ecco perché scegliere un prodotto di maggiore qualità è diventato indispensabile, sopratutto considerando che i succhi sono tra le bevande più utilizzate dai bambini.

Nella scelta dei succhi da bere, cosi come per tutti gli altri alimenti, sia quelli ottenuti da coltivazione tradizionale, sia quelli di coltivazione biologica,  è fondamentale leggere attentamente l'etichetta. Solo attraverso una attenta lettura dell'etichetta, si può venire a conoscenza degli ingredienti utilizzati, e dei valori nutrizionali che quest’ultimi sono in grado di apportare. Inoltre la lettura è in grado di fornire informazioni dettagliate, sulla provenienza dei prodotti, e sulla loro lavorazione. Nella stragrande maggioranza dei succhi di frutta, sono particolarmente ricchi di zuccheri aggiunti.  Parallelamente la quantità di frutta utilizzata nella realizzazione di questi succhi è particolarmente scarsa.

Al fine di acquistare e di bere, dei succhi realizzati con un’alta percentuale di frutta, è bene prestare attenzione e scegliere dei succhi realizzati con una percentuale minima di frutta non inferiore al 70%. La quantità di zuccheri aggiunti ed altri ingredienti inseriti nelle bevande, incide notevolmente sulle calorie assunte giornaliere, provocando un conseguente aumento di peso, se sono bevuti in grandi quantità. Di fatto le proprietà nutrizionali dei succhi, variano a seconda dei frutti scelti e del metodo di preparazione.  L’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione ha stabilito che un succo di frutta realizzato con albicocca o pera è in grado di apportare ben 56 calorie, costituite per oltre il 96%  da carboidrati.

Succhi, nettare e spremute riconoscere i diversi prodotti

Durante la scelta della bevanda da acquistare è importante essere a conoscenza di ciò che ci apprestiamo a bere.  Con ciò che definiamo genericamente “succo di frutta”, sono commercializzate   bevande differenti, che si distinguono sia sul piano merceologico che su quello nutrizionale.

Per legge  il nome succo di frutta è attribuito a tutte quelle bevande realizzate con il 100% di frutta, senza l’aggiunta di conservanti, dolcificanti ed aromi.  Al loro interno è possibile aggiungere alcuni additivi, ed antiossidanti, come l’acido ascorbico.

Le bevande che prendono il nome spremuta, indicano esclusivamente che la bevanda è stata realizzata esclusivamente attraverso l’utilizzo di agrumi. La disciplina europea inoltre prevede che le spremute non contengano coloranti, ma possono contenere zuccheri aggiunti.

L’ultima bevanda che potrai bere è il nettare. Quando si è in procinto di acquistare e bere del nettare, si intende un composto di acqua, zucchero e frutta. Quest’ultima deve essere compresa per un massimo del 20% del totale della bevanda.

La legge italiana, tutela il consumatore,  prevedendo una percentuale minima di frutta che può essere utilizzata. Inoltre questa percentuale e varia a seconda della frutta da cui si desidera ottenere la bevanda. La legge prevede inoltre che il consumatore potrà venire a conoscenza della quantità di frutta utilizzata attraverso l’etichetta, dove dovrà essere riportato fedelmente la seguente dicitura: “frutta XX% minimo”.

Anche nel nettare possono essere aggiunti diversi antiossidanti, come l’acido ascorbico, l’acido citrico, e l’acido lattico, tartrati di potassio e carbonati di calcio.

Inoltre nel nettare molto spesso sono aggiunti dei coadiuvanti,  come l'anidride soloforosa e i tannini, questi  contribuiscono a conservare il prodotto più a lungo nel tempo. 

Infine con lo scopo di rendere meno chiara l’etichetta, obbligatoriamente presente su ogni prodotto alimentare, esistono alcuni additivi che non vi è l’obbligo di citarli se non superano i 10 mg per litro. Un esempio può essere l’anidride solforosa. Infine erroneamente sono vendute come succhi di frutta le bevande alla frutta. La quantità di frutta presente in queste bevande può essere anche 12% e sono costituite principalmente da acqua e zucchero.

Note sull'autore: Anywaybio

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