Il mandarino: proprietà e benefici

Ci inoltriamo nel periodo autunnale quando anche la natura sembra andare in letargo e durante la passeggiata quotidiana, o viaggiando in campagna, spesso ci imbattiamo in un alberò dal verde sgargiante costellato di palline dall’accattivante colore arancio/verdastro. È l’albero di mandarino che, con la sua folta chioma contribuisce non solo allo scambio di anidride carbonica e ossigeno, ma partecipa anche ad arricchire di un gustoso e salutare frutto la nostra dieta. Il mandarino è, infatti, un albero da frutto il cui nome scientifico è Citrus reticulata, ed appartiene alla famiglia delle Rutacee. Insieme al cedro ed al pomelo, è uno dei tre agrumi originali del genere Citrus. Originario della Cina tropicale, probabilmente importato dalla spedizione di Marco Polo, ha avuto notevole successo perché è l'unico frutto dolce tra i tre originali. Con il nome mandarino si può intendere sia la pianta, sia il suo frutto. Questo nome era originariamente riferito al termine dato agli antichi funzionari politici imperiali cinesi, in quanto essi indossavano un mantello arancione. La coltivazione dell’albero di mandarino si diffuse in Europa soprattutto in Portogallo e in Spagna, nel XV secolo, quando, pur non ancora provate scientificamente, emersero le qualità terapeutiche del succulento frutto del mandarino. Si deve attendere la metà del’700 quando James Lind, un chirurgo della marina reale inglese, effettuò dei test su 12 membri dell'equipaggio affetti da scorbuto, (la malattia causata da carenza di vitamina C ), Somministro loro, infatti, insieme alla normale alimentazione, un medicinale composto di sidro, acido solforico, aceto, spezie ed erbe, acqua di mare, arance, limoni e mandarini I risultati ottenuti permisero di dimostrare che effettivamente quest'ultima aggiunta permetteva di prevenire l'insorgere dello scorbuto. Lind pubblicò i risultati di questo studio nel 1753. Nel 1795 la marina inglese stabilì di aggiungere succo di agrumi alla dieta dei marinai.

Successivamente, visti gli ottimi risultati ottenuti, la scienza alimentare cominciò a studiare più approfonditamente le proprietà del mandarino, rilevando che la buccia di mandarino è ricca sostanze antiossidanti come il limonene, Sempre dalla buccia, ma anche dai semi e dalle foglie, si ricava l’olio essenziale di mandarino, utilizzato, per esempio, contro la cellulite. Assumere regolarmente il frutto del mandarino vuol dire avere un buon alleato nella prevenzione delle malattie da raffreddamento e aiuta a proteggere capillari e ossa. Per quanto cocerne i valori nutrizionali e in particolare, se ci chiediamo quante calorie ha un mandarino si può osservare la seguente tabella

Calorie e valori nutrizionali dei mandarini:

100 g di mandarini contengono 72 kcal / 303 kj. Inoltre, in ogni 100 g di mandarino sono stati osservati

  • Acqua 81,4 g;
  • carboidrati 17,6 g;
  • zuccheri 17,6 g;
  • proteine 0,9 g;
  • grassi 0,3;
  • colesterolo 0 g;
  • fibra totale 1,7 g;
  • fosforo 19 mg;
  • calcio 32 mg;
  • sodio 1 mg;
  • potassio 210 mg;
  • ferro 0,3 mg;
  • vitamina A 18 µg;
  • vitamina B1 0,08 mg;
  • vitamina B2 0,07 mg;
  • vitamina B3 0,3 mg;
  • vitamina C 42 mg

Il mandarino contiene, inoltre, bromo, sostanza che favorisce il sonno e la distensione. È facilmente digeribile, ed essendo ricco di fibre, aiuta il regolare lavoro dell’intestino.

Mandarino benefici ed usi:

Tra gli alimenti più consigliati dagli urologi in casi di cistite ci sono i mandarini, che possono essere gustati, senza l’aggiunta di zuccheri, come gustose bevande di spremute di mandarino.

Tra i maggiori usi nell’industria della lavorazione dei prodotti agricoli troviamo per, il frutto di mandarino l’olio essenziale. Dal frutto di mandarino, in particolare dalla buccia, detta anche flavedo, (dal latino flavus, biondo) si estrae, principalmente per spremitura a freddo, l’olio essenziale di mandarino; dal profumo dolce, caldo e fruttato nel caso di mandarino rosso (estratto dalle bucce dei frutti maturi) dal colore giallo oro leggermente fluorescente. Se invece vengono spremute le bucce del mandarino non ancora maturo si ottiene un olio essenziale fresco, frizzante ed energico. Dalle foglie, invece viene distillato, in corrente di vapore (steam stripping), il particolare processo di distillazione per grandi volumi) un ’olio essenziale il Petitgrain di mandarino, principalmente usato per la produzione di profumi.

Essendo costituito principalmente da γ-terpinene e limonene l’olio di mandarino è atossico e non irritante, e viene perciò utilizzato in dermatologia anche per i bambini e le donne in gravidanza, sia mediante inalazione sia con massaggi cutanei, con in applicazioni locali e frizioni corporee contro cicatrici e macchie cutanee, acne, pelle congestionata, conforta e rassoda la pelle. È utilizzato anche in gravidanza, per prevenire la formazione di smagliature e a ridurre la ritenzione idrica.

Anche se ad oggi non è ancora stato dimostrato è possibile che, come accade per altri oli essenziali del genere Citrus, possa risultare fotosensibilizzante (sostanza reattiva alla luce solare), quindi è sempre meglio evitare l’esposizione al sole dopo il suo utilizzo.

Per la buona percentuale di bromo naturale contenuta nel mandarino, il prodotto derivato, cioè l’olio essenziale, può essere un valido aiuto per combattere i leggeri squilibri del sonno e degli stati di agitazione, angoscia, nervosismo, e stress.

Come del resto per tutti i prodotti che subiscono un trattamento chimico, va osservato che gli oli essenziali in generale, sono composti estremamente concentrati pertanto, vanno usati con attenzione e cautela. per evitare effetti indesiderati. Nel caso in cui si assumono per uso interno, è sempre bene consultare il proprio medico. È importante fare attenzione anche nell’uso a livello cutaneo poiché, essendo molecole di piccole dimensioni, sono facilmente assorbibili dalla pelle. Bisogna è perciò evitare quindi dosaggi troppo elevati perché si rischia di andare incontro a spiacevoli dermatiti. Gli oli essenziali non si devono utilizzare in caso di cute lesionata e deve essere evitato il contatto con mucose e occhi perché possono provocare anche forte irritazione.

Nel periodo natalizio il mandarino viene spesso usato anche a scopo decorativo, specialmente in pasticceria come frutta candita o per fare da segna numero nel tradizionale gioco della tombola ma è anche un ottimo ingrediente per preparare rilassanti tisane.

Mediamente un albero adulto produce da 400 a 600 frutti l'anno.E tu quanti ne mangi?

Note sull'autore: Luigi Castaldi

Nasce a Forio, ridente cittadina dell’isola d’Ischia, nel 1951.

Conseguito il diploma all’Istituto Tecnico Nautico F. Caracciolo di Procida e assolti gli obblighi di leva, inizia e prosegue la carriera sulle navi mercantili, solcando i mari del pianeta, fino al conseguimento del titolo di Capitano Superiore di Macchine Marine. Spinto da un’innata curiosità, cerca relazioni nel sociale partecipando attivamente alla vita associativa ove si evolve la passione per l’Arte e la creatività. Scrive oltre duecento articoli su temi disparati, ma soprattutto inerenti alle attività delle associazioni che lo coinvolgono. Profondamente innamorato del suo paese natale cerca di promuoverne la conoscenza raccontandone la storia mediante l’Arte che, attraverso i secoli, i propri avi hanno tramandato, non tralasciando lo studio del dialetto locale, enclave dell’isola. Felicemente consorte di Restituta, Santa patrona dell’isola e papà di Paola e Giuseppe, condivide in famiglia l’affetto per la nipotina Alessia. Tra gli hobby preferiti le passeggiate, prima con Briciola e successivamente con Roby, due maltesi purosangue. Si cimenta, inoltre, con il gioco degli scacchi e la coltivazione di prodotti ortofrutticoli.

 

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